IL MIO PENSIERO SUL CASO TETA.
Francamente “il caso Teta”, per quanto mi riguarda, sta assumendo le sembianze dell´incapacità da parte della FIGC, di applicare le regole vigenti.Parliamoci chiaro:il problema della posizione di Teta è una mancata chiarezza del regolamento.
Chiarezza che regna sovrano alla FIGC Marche, dove l´avvocato Schippa afferma che “nei casi di inserimento di un giocatore nella lista di svincolo, la data di decorrenza dello svincolo stesso è quella del giorno in cui è stato sottoscritto il relativo modulo da parte della società e non quella della pubblicazione nel comunicato ufficiale con l´elenco degli svincolati”.
In Campania non è così, e allora via con le sentenze e i ricorsi di rito.
Tuttavia non capisco quando il controricorso all´Arbitrato del Coni lo presenta la Calpazio, ampiamente salva e lontana anni-luce dalla questione e dal braccio di ferro Vico-Torrecuso.
Agli organi competenti dico solo fate presto, perchè francamente accostare la parola “calcio” a questa situazione surreale non fa parte della logica.
Penso che il Vico Equense e il Torrecuso siano due corazzate, e se una andrà in D direttamente, l´altra è la favorita numero uno per approdarvi attraverso ai play off.
Fate presto però, perchè il calcio non ha bisogno di tutto questo scempio.
Fonte: FRANCESCO VINCI
