ANGELO ALESSIO…DALLA POSEIDON, ALLA “VECCHIA SIGNORA”.
Chi piu´ di me puo´ raccontarvi la favola “ANGELO ALESSIO“.Tutto comincio cosi´…
Mi trovavo al campo M. VECCHIO, e c´era una partita tra giovanissimi dell´US POSEIDON, io ero sugli spalti, e vicino a me c´era il “POLACCO“, un mio amico, mi avvicinai e gli dissi “VICIENZ lo vedi a quello con la maglia numero 10, beh e´ troppo forte, quello giocherà in serie A…”
ANNI DOPO
Io giocavo con l´US AGROPOLI, correva l´anno 1983, a fine campionato, nel mese di LUGLIO, venni contattato dal DS del SOLOFRA CALCIO, tale GIANNATTASIO, che mi fa”Ti ho visto giocare nel torneo estivo qui a CAPACCIO SCALO, mi farebbe piacere se tu venissi a giocare a SOLOFRA“Allora il tesseramento era a vita con una societa´, quindi dissi al DS“Mi fa piacere di venire, ma devi trattare il mio cartellino con l´US AGROPOLI“.Qualche giorno dopo il DS SOLOFRESE mi chiamo´, invitandomi a raggiungerlo urgentemente all´HOTEL CERERE, dove apposi la firma sulla lista acquistata dall´US AGROPOLI, insieme ai calciatori, LUCIANO VESSICCHIO e a FEOLA, e qui in questo preciso istante comincia LA FAVOLA ANGELO ALESSIO.Infatti il DS mi chiamo´ da parte in albergo e mi disse”SABIA, nella POSEIDON, c´e´ un fenomeno, si chiama ALESSIO, gioca nell´under 18, mi confermi la sua bravura?”“Certo“Confermai, e lui di rimando”Voglio pure lui, dove possiamo trovarlo, la lista deve firmarla stasera“Allora non esistevano i telefonini, ci mettemmo un po´ per trovarlo e farlo venire all´HOTEL CERERE, appena arrivo´ gli prospettammo il tutto, venne pure il suo´ papa´ ARMANDO ALESSIO, e appose la firma sulla lista, e quindi la macchina per SOLOFRA era fatta, io(avevo solo io l´auto), al volante, VESSICCHIO il mio navigatore e indietro i due babyes, ALESSIO e FEOLA, si andava a SOLOFRA 4 volte a settimana per allenarci e la DOMENICA per giocare.Il mister era TACCHI, un´argentino che aveva giocato in serie A con il NAPOLI, ALESSIO, in allenamento faceva cose straordinarie, mi ricordo che nel pulmann durante una trasferta, VESSICCHIO, disse rivolto a mister TACCHI“Mister, voi che conoscete gente di serie A, piazzate ad ALESSIO” il mister rispose”Deve lavorare atleticamente Angelo ancora non e´ pronto per il grande salto“Morale della favola, TACCHI era geloso del talento di ANGELO, lui aveva dei figli che giocavano in serie C, e dare una mano ad estranei gli dava fastidio.Il presidente del SOLOFRA, allora era MAFFEI, proprietario di varie concerie e dirigente dell´AVELLINO, e cio´ fu il colpo di fortuna, ANGELO del 65´ aveva 18 anni, ai limiti per uno che viene dai dilettanti.A fine campionato il presidente MAFFEI, lo porto´ all´AVELLINO, che militava in serie A, dove l´anno successivo disputo´ l´intero campionato primavera, esordendo in serie A, nell´ultima giornata di campionato al BENTEGODI contro il VERONA che festeggiava uno storico scudetto, l´allenatore era ANTONIO VALENTIN ANGELILLO…e dopo tre anni in biancoverde approda alla “VECCHIA SIGNORA”, LA JUVENTUS.
QUESTA E´ LA FAVOLA, ANGELO ALESSIO, E NON COME DICE PIERPAOLO MARINO, L´ATTUALE DS DELL´ATALANTA, ALLORA DS DELL´AVELLINO, CHE VIDE ANGELO IN UNA PARTITA DEL SOLOFRA E LO PORTO´ AD AVELLINO.
Fonte: PIETRO SABIA
